PATATA AMERICANA DOLCE De.Co. DI ANGUILLARA VENETA
Associazione Produttori della Patata Americana Anguillarese
Introduzione
La patata dolce o americana, termine botanico ipomoea batatas, è una convolvolacea dei paesi a clima temperato e caldo introdotta in Europa dall’Americacentrale già da Colombo nei primi anni del Cinquecento, giunta in Italia nel 1630 per opera del Granduca Filippo II di Toscana, restando però pressoché confinata agli orti botanici fino all’Ottocento. Lapatata americana di Anguillara Veneta è conosciuta ed apprezzata sia a livello nazionale che internazionale e viene riconosciuta come prodotto tipico del territorio di Anguillara Veneta.
La pianta
La patata dolce o americana, nota anche come batata, termine botanico Ipomoea batatas, è una specie appartenente alla famiglia delle Convolvulacee diffusa nelle regioni a clima temperato e caldo dove è coltivata e apprezzata per i suoi rizotuberi commestibili, dolci e ricchi di amido.
Pianta erbacea perenne, si presenta con foglie lobate o palmate a fillotassi alterna su tralci dall’andamento sinuoso e strisciante sul terreno con fiori “a campanella” di colore bianco sfumante al rosa verso il centro. Riguardo alla parte ingrossata commestibile della radice, ossia la patata, il colore della buccia può variare dal bianco, al giallino, fino ad arrivare al rosso ed al marrone scuro a seconda della varietà, così come la polpa che parimenti cambia dal bianco latteo al giallo, al rosso e al viola.
La varietà che da sempre si coltiva ad Anguillara è quella a buccia e polpa bianca, particolarmente dolce e gradevole al palato, tuttavia da qualche anno, per esigenze di mercato, è comparsa anche la varietà a buccia rossa con polpa giallo arancione, meno dolce ma comunque adatta ad alcune preparazioni culinarie.
Nonostante il nome diffuso di “patata dolce” o “americana” non c’è alcun legame botanico con le patate comuni, termine botanico Solanum tuberosum, poiché queste ultime appartengono appunto alla famiglia delle solanacee della quale fanno parte ad esempio i pomodori, le melanzane, i peperoni ed anche la pianta del tabacco.
A proposito, curiosamente nel passato il termine patata identificava inequivocabilmente la patata dolce (dall’appellativo batata con cui era stata conosciuta presso gli indigeni). La solanacea era invece detta comunemente pomo di terra o anche tartuffolo. Pare sia stato un certo John Gerard a provocare il trasferimento del termine patata alla solanacea indicando quest’ultima come battata virginiana in una sua pubblicazione.
Processo di produzione
Al momento della raccolta un quantitativo di patate viene messo da parte e conservato in ambiente di temperatura e umidità appropriate, una volta era la stalla, per la conservazione durante il periodo invernale.
A primavera, data di riferimento il 19 marzo, san Giuseppe, già dotate di germogli, le patate sono trasferite in serra, adagiate su un letto caldo di letame e ricoperte di soffice terriccio. Dopo quattro-cinque settimane i germogli sono pronti per essere recisi (talee) e trasferiti su campo dove vengono messi a dimora con frequenza di 25-30 cm, in file distanti 60-80 cm per attecchire e in poche settimane ricoprire di tralci rigogliosi il terreno. Già a fine agosto, ma più normalmente a settembre e ottobre si procede alla raccolta con lo sfalcio della parte aerea e l’estirpazione meccanica della parte radicale con la sua dote di dolci e gustose patate. Quanto raccolto sul campo viene portato presso l’abitazione per essere sottoposto a mondatura e selezionato in base alla pezzatura secondo le esigenze del mercato
A parte gli interventi di estirpazione delle erbacce, manuali o meccanici, in base alle necessità del terreno di coltivazione, di norma e tradizionalmente nessun trattamento chimico è richiesto, fatto che rende la patata dolce di Anguillara un prodotto essenzialmente semplice e naturale.
Conservazione
I tuberi si devono consumare freschi e prima del loro utilizzo devono essere conservati in ambienti aerati.
Qualità del Prodotto.
Tutte le operazioni di produzione della patata dolce avvengono prevalentemente a mano. Non vengono
utilizzate sostanze di origine chimica, come diserbanti, antiparassitari, ecc. Il prodotto viene controllato tramite analisi chimiche periodiche (come garanzia di assenza di prodotti chimici). Viene inoltre analizzata e controllata periodicamente l’acqua di irrigazione ele caratteristiche chimico/fisiche del terreno.
